club

 

 

 

 

 

 

 

 

1.

 

 
 
Appendice 3 : Il certo e il probabile nello sviluppo dello "Stato Parallelo

 

 

 

 

 

 
Appendice 3 : IL CERTO E IL PROBABILE NELLO SVILUPPO DELLO "STATO PARALLELO"

 

 

 Il Senatore Giovanni Pellegrino, nella sua proposta di relazione finale per la Commissione Stragí presentata al termine della XII Legislatura evidenzia che non è più ipotizzabile un "Grande Vecchio", un'unica centrale ispiratríce di eversione, terrorismo, stragi, su cui riversare tutte le responsabilità scaricandone le istituzioni e i reali ideatori. Un'attenta lettura degli eventi, i quali non appaiono isolati ma inserití nel contesto internazionale dell'ultimo dopoguerra ad oggi, delinea un intreccio tra mondo politico e servizi segreti americani e, in Italia, tra mondo politico, mondo degli affari, apparati istituzionali, massoneria deviata, delinquenza politica e criminalità organizzata.

 

Dalla proposta di relazione finale presentata da G. Pellegrino nel dicembre 1995:


[...] Nell' iniziare a delineare, con riferimento al dopoguerra, il contesto in cui, un quarto di secolo più tardi conflagreranno le fiammate del terrorismo e dello stragismo, appare già possibile alla Commissione trarre [...] alcune preliminari conclusioni: - è certo che già negli ultimi anni del conflitto mondiale furono stretti rapporti tra settori politici e istituzionali e il potere mafioso;
- è fortemente probabile che tali rapporti siano proseguiti nei decenni successivi;
- è certo che nell'immediato dopoguerra furono costituite strutture paramilitari segrete soprattutto nella parte nord-orientale del paese;
- è certo che a tali organizzazioni furono assegnati compiti non solo difensivi, ma anche informativi e di contro-insorgenza; - è certo che nel medesimo arco temporale sorsero nel paese organizzazioni di natura privata in funzione anticomunista;
- è probabile che il sorgere di tali organizzazioni, sia stato favorito anche con aiuti finanziari da parte degli Stati Uniti;
- è altamente probabile che all'interno dell'organizzazione del Ministero dell'Interno siano state costituite strutture che, al di là di compiti istituzionali apparentemente loro affidati, perseguissero analoghe finalìtà;
- è probabile un accentuato parallelismo operativo tra le anzidette strutture pubbliche e private;
- è indubbio che tali certezze e tali elevate probabilità obbedissero ad un unico, quanto inequivoco, disegno strategico;

 

pag. 18

 

 


- con la ovvia conseguenza della intrinseca debolezza di un quadro democratico, che mentre apparentemente andava consolidandosi, continuava a posare su fragili basi perché a livello occulto costantemente posto in discussione, si dà apparire sostanzialmiente a rischio di tenuta.

 

 

pag. 19