40) E. Beltrametti, La terza guerra mondiale è già cominciata, Atti dei Convegno Istituto Luigi Pollio per gli Affari Strategici,[creato dallo Stato Maggiore della Difesa],G.Volpe, Roma 1965.
41) F.Ferraresi, Minacce alla democrazia, Feltrinelli, Milano 1995, pag.140 (42) Ibidem, pag.141 (43) G.Giannettini, Analisi su la varietà e le tecniche nella condotta della guerra rivoluzionaria, in E. Beltrametti, La Terzaguerra mondìale... cìt., pagg. 93-99, 151-170. (44) G.P. Testa, Storia dell'Italia delle stragi, supplemento al n.30, 1993 di "Avvenimenti". L'idea della guerra civile è abbastanza ricorrente nella classe politica della destra italiana. Alessandra Mussolini, il 5 Agosto del 1997, in una intervista ad un quotidiano, " La Repubblica", interpellata sulla proposta del Presidente della Carriera, Luciano Violante di far coincidere la festa della Repubblica con quella del 25 aprile, dìrà:" lui dice che l 'antifascismo fu la premessa dell'essere democratici, io dico che c'è stata una guerra civile, che anche quelli che hanno perso hanno diritto alla dignità..."
(45) G.P. Testa, I libri dell'altra Italia, supplemento al n.30, 1993 di "Avvenimentì" (46).P. Rauti, La tatfica della penetrazione comunista in italia, in E. Beltrametti, La terza guerra mondiale ....cit.
(47) G.P. Testa, Storia dell'Italia delle stragi, cit.
(48) G. De Lutiis, Storia dei servizi segreti in Italia, Roma 1991, pag. 369. Da una circolare segreta del Ministro della Difesa Tremelloni, in data 25 giugno 1966, declassificata il 13 dicembre 1977, i compiti del SID vengono cosi indicati: a) la raccolta, all'interno e all'esterno, di tutte le informazioni utili per la difesa e la sicurezza nazionale; b) il Coordinamento delle attività informative, controinformative e di sicurezza dei singoli Servizi di Forze Armate; c) il Coordinamento di tutte le informazioni riguardanti la difesa e la sicurezza nazionale raccolte dagli organi dello Stato e la compilazione e l'aggiornamento delle relative situazioni; d) la tutela del segreto polifico e militare e degli altri segreti di Stato; e) la lotta contro le attività informative e ogni altra azione che possa essere pericolosa o dannosa per la difesa e la sicurezza nazionale; f) l'esecuzione di ogni altro incarico informativo che nell'interesse della difesa e della sicurezza nazionale gli venga affidato dal Ministro della Difesa. (49) Su tutto il territorio nazionale operano 36 Legioni.
nel suo complesso, si è affiancata a Gladio per coordinare, in un arco di tempo che va dagli inizi dei 1969 al 1974, le strategie di guerra non ortodossa funzionali al condizionamento decisivo del sistema politico interno (50). Soprattutto nell'ambito del Triveneto, all'iniziativa eversiva stabilizzante si associa la Destra radicale, serbatoio di varie entità di controinsorgenza e di contrasto politico come, ad esempio, il gruppo Sigfried. La stessa sigla "Nuclei di Difesa delle Stato" compare per la prima volta in una lettera che, sul finire dei 1966, viene indirizzata a molti Ufficiali dell'Esercito Italiano per iniziativa dì Franco Freda e Giovanni Ventura(51). Nei suoi contenuti il messaggio sembra muoversi nella logica ispiratrice del libro Le mani rosse sulle Forze Armate, redatto da Giuseppe Rauti e Guido Giannettini. Nella pubblicazione si sostiene la posizione di Aloja, in quel momento in contrasto con il Generale De Lorenzo, per la riorganizzazione ed il comando delle Forze Armate. L'influenza delle linee teoriche espresse durante il Convegno si protrae fino alla metà degli anni '70, quando l'intera struttura organizzativa, articolata su diversi livelli d'intervento, viene sciolta per il mutare dello scenario internazionale e per l'adozione generalizzata di tecniche più raffinate per combattere la "minaccia sovietica" (52).
(50) Attraverso sofisticate tecniche di controllo del territorio, operazioni di guerra psicologica e con l'ausilio di precedenti azioni di rottura in successione, i Nuclei sono particolarmente implicati nel pronunciamento militare del giugno 1973 (Operazione PATRIA). (51) Questo il contenuto: "Ufficíali! La pericolosa situazione della politica italiana esige il vostro intervento decisivo. Spetta alle Forze Armate il compito di stroncare l'infezione prima che essa diventi mortale. Nessun rinvio è possibile: ogni attesa, Ogni inerzia, signff ica vigliaccheria. Subire la banda di volgari canaglie che pretendono di governarci, significa obbedire alla sovversione e tradire lo Stato. Militari di grande prestigio e di autentica fedeltà hanno già costituito in seno alle Forze armate i Nuclei per la Difesa della Stato. Voi dovete, aderire ai Nuclei! 0 voi aderirete alla lotta vittoriosa contro la sovversione, oppure anche per voi la sovversione alzerà le sue forche. E sarà, in questo caso, la meritata ricompensa per i traditori' (52) CSA.
La dottrina dell'eversione strategica, è una elaborazione politico-militare, concepita durante la Seconda Guerra Mondiale per gestire il conflitto sociale nell'Europa occidentale e in quelle democrazie dove più forti sono i partiti comunisti (53) . Alla fine degli anni '40, con la definizione del confronto globale russo americano, l'apparato di guerra segreta legato agli Alleati si orienta a svolgere un ruolo di contenimento dell'ideale comunista, predisponendo Piani d'intervento complessivi per evitarne la diffusione ideologica e la penetrazione politica. Per quanto riguarda l'Italia, essenzialmente 'in sonno' per tutti gli anni '50, gli organismi controrivoluzíonari si attivano quando, fallito il tentativo di Tambroni, al governo del Paese sale una coalizione politica di centro sinistra, comprensiva cioè dei socialisti. Proprio agli esordi della nuova maggioranza, si verifica il primo tentativo abortito del generale De Lorenzo contro il Governo DC-PSI-PRI-PSDI. Ma il progetto eversivo non viene messo nel cassetto. La svolta a sinistra negli equilibri politici sta interessando tutto il Paese percorso da un'ondata di rinnovamento che si esprime in tutti i settorì, in quelli giovanili in particolare, e nelle fabbriche dove è in atto una spirale rivendicativa irresistibile. L'alleanza con il PSI non sembra dare garanzie sufficienti per mantenere stabilità e ordine, ma, invece di liquidarla, aprendo a destra, una parte della DC comincia a guardare con crescente interesse all'ipotesi di coinvolgere anche il PCI. Per le forze oscure della reazione è tempo di dichiarare la guerra, anzi la 'guerra totale'.
(53) Con appropriati adattamenti questa stessa 'dottrina dell'ever!sione strategica sarà usata, con appropriati adattamenti d'ambiente, anche negli Stati dell'America Latina e dell'Estremo Oriente.
Le linee operative comprendono la tecnica del colpo di stato virtuale, la strategia della guerra nella folla e l'applicazione della lotta politica armata di. matrice comunista. Ed intervengono nel sistema in periodi diversi, a volte sovrapponendosi, secondo schemi d'influenza che implicano l'analisi di fattori politici ed economici congiunturali, di aspetti geostrategici, legati alla composizione sociale, e la valutazione dell'impatto 'psicologico' sui cittadini, sempre più ignari ma 'colpevoli' di essere in una banca, in una piazza, nello scompartimento dì una carrozza ferroviaria.