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Appendice 4 : Dall'interrogatorio di G. De Lorenzo, 1968
 

 

 

 

 

 

 
Appendice 4 : DALL'INTERROGATORIO DI G. DE LORENZO, 1968

 

 

Gennaio 1968. Parte il lavoro della commissione Lombardi voluta dal Ministero della Difesa Tremelloni per chiarire le possibili "iniziative ed attività illegittime" connesse "agli eventi politici della primavera-estate 1964".
Il generale Luigi Lombardi si rivolge a Giovanni De Lorenzo con un confidenziale "tu" che scomparirà successivamente dagli atti ufficiali.

Ecco come l'ex capo di Stato Maggiore dell'Esercito spiegò la nascita dei Piano Solo e le ragioni politiche che lo determinarono.
Dall'interrogatorio dì G. De Lorenzo, 1968, in Atti Commissione Stragi:
PRESIDENTE Adesso qui vedo che c'è da parlare della questione di queste famose liste?
DE LORENZO Liste?
PRESIDENTE Ma si, chiamiamole liste, elenchi, come ti pare, quella roba lì che dovevano essere le liste di proscrizione fatte da te. Insomma, il colpo di stato.
DE LORENZO Ma se non c'era neanche Scelba, allora che colpo di stato facevamo?
PRESIDENTE Perciò mi sono sempre chiesto come facevi a fare un colpo di stato prendendo delle persone completamente ignote, della gente che sarebbe stata meglio averla a favore che contro.
DE LORENZO Ti faccio un inizio di storia. Nel 1958, quando il nostro Tambroni schierò a protezione delle ambasciate di oltre Cortina due robusti battaglioni, gli americani sì inquietarono parecchio. Il povero Allavena dovette andare con altri scherani alla stazione ad accogliere male questa gente, a sbattere i fiori in ... allora è venuto Taviani - "Ma voi non fate niente? Che vi credete che noi siamo qui a reggervi le bretelle? " Taviani mi chiama: "Cosa facciamo?" "Si mise a urlare: "Voi non sapete cosa sono i comunisti, vergognatevi, farete la fine di quello che prese il volo a Praga "Allora mi feci dare dai miei del SIFAR l'elenco dei sovversivi, quelli da arrestare, diciamo. Era il 1958. Chiamo, pare Allavena e gli dico: « Ce l'abbiamo l'elenco?». E mi vengono con un libro.
PRESIDENTE Cioè la rubrica 'E', quella con 731 nomi?
DE LORENZO Vado da Taviani, e gli dico: 'Siamo salvi. Gli americani dicono che non ci abbiamo niente? Ecco qua, sappiamo qual è l'apparato comunista e siamo pronti a beccare".
PRESIDENTE Lo sappíamo tutti. Ma che gente era?
DE LORENZO Erano quelli dell'apparato comunista, quelli che erano saltati fuori nel 1948, che hanno ammazzato gli altri dell'Abbatia San Salvatore, quelli del '60 che arrivavano con le catene e agganciavano la gente ... non c'erano parlamentari, erano proprio uomini della strada.

 

 

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PRESIDENTE Abbiamo esaminato tutte le liste, abbiamo visto, si. Insomma questa era l'enucleazione. Ma dove li enucleavate, dove li portavate?
DE LORENZO Ma, dico la verità non ho pensato a Cassiadas, io pensai, allora a questa pensione che abbìamo ad Alghero. SI, lì, ad Alghero, dove ci stanno un sacco di stanze eleganti. Adesso che mi hanno cacciato via, dicono che volevo fare i campi di concentramento.lo pensavo che se li portiamo al Alghero vanno pure a stare bene, poi viceversa hanno parlato di lager.
PRESiDENTE Ma quella lista la chiedesti tu al SIFAR o fu il SIFAR a chiedere a te, come comandante dei CC di aggiornarla?
DE LORENZO No, no, fu il SIFAR che non aveva uomini sufflcìenti e chiese a noi ti intervenire.
PRESIDENTE E diventata così importante questa storia delle liste di proscrizione perché c'è stato qualcuno che ha pensato ora di mettere dentro tutti i parlamentari ...
DE LORENZO Magari !
PRESIDENTE Una cosa che mi ha stupito è che tu nel primo interrogatorio in tribunale per il processo contro l'Espresso, hai detto che di liste non ne avevi mai fatte.
DE LORENZO lo al tribunale avevo il solo scopo di dire niente, chiaro?
PRESIDENTE Senti parliamo adesso de 'sto colpo di stato, sì, del 'Piano Solo'.
DE LORENZO Francamente neanche io lo sapevo, ma Andreotti mi disse che esisteva un ordine del 1952 dove sembrava che l'Arma potesse agire da sola.
PRESIDENTE Ora per caso, nella stesura dei piani, hai mai chìesto ai capi di Stato Maggiore della Marina e dell'Aeronautica í mezzi di trasporto per lo sgombero delle persone fermate?
DE LORENZO Sì, mi dissero che non c'erano problemi. Però adesso andiamo un pochino più in alto. lo ti confermo che avevo l'idea che si poteva anche agire da soli in certi casi, ed è poi quello che sostiene Andreotti. In certi casi che possono anche succedere in fondo, tante volte in conflitto tra capo dello stato e governo possono succedere tante cose, va bene? Segni si preoccupava di due cose, dei collegamenti cioè che le linee telefoniche non venissero interrotte e della televisione. Si preoccupava che potessero essere prese da questi elementi insorgenti. Mi raccomando, dìceva, teneteli sempre d'occhio. [...]
PRESIDENTE Quello che interessa è che era previsto l'impiego, ossia la tutela, l'occupazione, la difesa, non l'occupazione in senso offensivo ma difensivo, dei punti vitali, dei punti nevralgici come la Rai, la televisione, i punti cruciali di Roma, come potevano essere i ministeri, quella roba. Ma quest'altro piano, il piano 'K', quello sul Quirinale, sai dirmi qualcosa ?

 

 

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DE LORENZO Fu fatto su richiesta di Segni. Un piano tendente a disporre un battaglione nei giardini del Quirinale a difesa del Quirinale.
PRESIDENTE Carabinieri ?
DE LORENZO Carabinieri.
PRESIDENTE A richiesta sua ?
DE LORENZO A richiesta sua. Anzi mi meraviglia che non l'abbiano trovato perché hanno trovato tutto. Fu richiesto proprio da Segni. Perché glielo portai proprio io. Va bene? Siccome nella cassaforte di Gronchi hanno trovato tutto, non so come mai in quella di Segni ... Si vede che qualcuno ha mandato roba in giro, perché il piano " K " ce l'aveva Segni.
PRESIDENTE Ma questo piano " K " rientrava nel quadro?
DE LORENZO Sì, e, naturalmente, quando ci fossero state altre predisposizioni, questa era già soddisfatta.
PRESIDENTE Con questa storia del piano " K " i soliti comunisti, possono díre che Segni l'aveva fatto perché voleva fare il colpo di stato anche lui ... Poi c'è In storia della Rai Tv.
DE LORENZO La Rai Tv era una preoccupazione, d'altronde, non solo di Segni, ma di tutti noi. C'era una ventina di ufficialí che per parecchi mesi erano andati alla Rai, avevano fatto dei corsi. Erano in grado di sostituire i tecnici e rimediare agli eventuali sabotaggi. Certamente se la Rai fosse stata occupata saremmo intervenuti per rioccuparla.
DE LORENZO Torniamo a quella riunione con Moro e gli altri. Gli spiego che noi possiamo fare un'azione limitata, ma se la cosa esplode bisogna chiamare l'Esercito, di cui noi fino a un certo punto possiamo garantire l'atteggiamento. E questo fu il frenaggio di cui parlano i vari Parri, eccetera... Moro mi chiese che cosa ne pensava la popolazione del centrosinistra. Gli feci presente che c'erano delle forti correnti che vedevano il centrosinistra come un salto nel buio. C'erano delle prevenzioni ad ogni livello e in ogni classe sociale. Gava era dalla parte mia, Zaccagnini dalla parte contraria, Rumor faceva il pesce in barile e Moro voleva semplicemente il centrosinistra. Ma io non gli potetti dire niente di bene. Allora gli italiani sono tutti fascìsti, disse Moro. Era molto sfiduciato, voleva rassegnare il mandato, mi disse di tornare da Segni che era del tutto contrario al centrosinistra. E tornò a raccomandarsi perché sorvegliassi l'apparato comunista, i collegamenti e tutto il resto. Gli risposi sì, sissignore, gli ordini sono dati, non succederà niente. Poi Segni fa un bel comunicato e ci mette su una bella fotografia per avvisare il paese che ha chiamato a consulta il comandante generale dei Carabinieri ... per cui il nostro affare [ il riferimento sembra al centrosinistra ] si è sentito gelare. Poi le cose si sono accomodate perché si sono messi d'accordo con i socialisti. Su quel punto, erano dodici

 

 

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punti, hanno ceduto. Nenni ha preferito rimanere sul posto. I piani non si sono attuati: e a tre anni di distanza è successa la caciara che hanno voluto combinare per giustificare Segni. Per giustificare...
PRESIDENTE Ma qual è il motivo, secondo te, che eri il braccio destro, il braccio forte di Segni, il quale era la mente di questa faccenda, a un bel momento Segni lo hanno messo completamente fuori, lo hanno scagionato completamente.
DE LORENZO Evidentemente loro avranno avuto accordi. Si è parlato di soldi. Si è parlato che l'andare addosso a Segni gli irritava l'opinione pubblica perché si aveva un ricordo di quest'uomo abbastanza buono.
PRESIDENTE Ma se tu non avessi fatto quella smentita all'articolo de l'Espresso, Segni rinaneva esposto?
DE LORENZO Esposto, erano delle cristianate.
PRESIDENTE Poi la Democrazia cristiana ne era sistemata.
DE LORENZO La sera prima c'era Scalfari che voleva parlarmi per convincermi che io non dovessi smentire... Se avessero fatto un articolo più sfumato... Certo la DC sarà intervenuta, pare che ci siano stati anche un po' di soldi per Jannuzzi.
PRESIDENTE Tu hai fatto da capro espiatorio?
DE LORENZO Da falso scopo. E le sinistre sono state cretine, perché aggredendo me, al massimo, potevano uccidermi, e non ci sono neanche riusciti. Ma la DC comunque non ne è uscita bene.

 

 

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